Medicina Trasfusionale

Medicina trasfusionale

Settore della Medicina che si occupa delle trasfusioni, dei metodi con cui si eseguono le trasfusioni e delle problematiche che si possono verificare in seguito ad una trasfusione. La medicina trasfusionale e’ regolata da una normativa molto serrata che costituisce un valido aiuto per ottenere efficienza, efficacia e sicurezza.
Obiettivi raggiungibili con la collaborazione di tutti gli attori del processo:  quelli che producono e quelli che utilizzano la risorsa sangue, in armonia con i donatori e con le associazioni di volontariato.
 

 SISTEMA AB0

Landsteiner e la definizione del Sistema AB0

Il sistema degli antigeni (alloantigeni = antigeni presenti sulla superficie dei globuli rossi di alcuni individui ed assenti in altri), dei gruppi ematici, denominato in seguito Sistema AB0, è stato scoperto ad inizio del 1900 da Landsteiner, scoperta che gli valse il premio Nobel e che gettò le basi per la medicina immunotrasfusionale. Verificando l'agglutinazione delle emazie (eritrociti o globuli rossi) di alcuni donatori nel siero di altri, Landsteiner concluse che i globuli rossi umani possono essere suddivisi in quattro gruppi principali, sulla base della presenza di sostanze o antigeni presenti sulla loro superficie. Questi antigeni sono formati da catene polisaccaridiche, la cui combinazione da origine alle diverse combinazioni in 4 categorie di gruppi maggiori. Infatti distinguiamo quattro diverse popolazioni di emazie: globuli rossi con sostanza di gruppo A, globuli rossi con sostanza di gruppo B, globuli rossi con sostanze di gruppo A e di gruppo B e globuli rossi privi di sostanze di gruppo A e di gruppo B (ossia gruppo 0). Gli emogruppi vennero denominati, rispettivamente, A, B, AB, e 0 (zero). Più del 40% degli Europei è del gruppo 0, circa il 40% è del gruppo A, circa il10-15% è del gruppo B e solo il 5% è del gruppo AB.
La presenza degli antigeni ABO è dovuto a tre alleli distinti chiamati appunto A, B e 0  localizzati sul cromosoma 9 (ciascuno di noi è portatore di due alleli). A e B sono dominanti su 0 (che è recessivo) e codominanti tra loro. L'esposizione a questi antigeni di soggetti che non li possiedono determina negli esposti l'acquisizione di una sensibilità, definita immunizzazione. Nel siero umano sono presenti anticorpi (siero agglutinine) Anti-A e Anti-B, se l'antigene corrispondente è assente. La stimolazione che produce gli anticorpi non è necessariamente dovuta ad esposizione a sangue di gruppo diverso (esistono agglutinine naturali), quanto al contatto con stimolazioni antigeniche batteriche, alimentari o casuali, perchè le strutture polisaccaridiche di tipo A e B sono ubiquitarie. Nel caso di "anticorpi naturali" questi sono di tipo IgM, mentre nel caso di immunizzazione da esposizione a sangue con antigeni diversi (specie per l'esposizione materno-fetale o a seguito di vaccinazione con vaccino che deriva da siero umano come per difterite, tetano e tifo), gli anticorpi che si formano sono di tipo IgG.
Oltre ai diversi gruppi sanguigni Landsteiner scoprì (nel 1940) ulteriori fattori come il fattore Rh o fattore Rhesus o D, per la presenza di alcune proteine che costituivano l'antigene sulla superficie dei globuli rossi (del macaco Rhesus, da cui il nome). La presenza di altre proteine in superficie determina nell'uomo anche gli antigeni C ed E che possono essere presenti; fra questi antigeni proteici o lipoproteici, il D (o Rh) ha importanza clinica più rilevante. Infatti il sistema Rh è importante per la compatibilità delle trasfusioni sanguigne, anche se (a differenza degli antigeni del sistema AB0) gli anticorpi anti-Rh vengono prodotti dopo una prima esposizione a sangue Rh+, in quanto l'antigene non è presente nell'ambiente. Un individuo omozigote per il fattore Rh negativo può ricevere trasfusioni di sangue solo da un altro omozigote Rh negativo, ma può essere donatore anche per omozigoti ed eterozigoti Rh positivi. Il fattore Rh è presente nell'85% della popolazione umana. È un carattere ereditario e si trasmette come autosomico dominante: se una persona possiede questo fattore si dice che il suo gruppo è Rh positivo (Rh+), se invece i suoi globuli rossi non lo presentano, il suo gruppo  viene definito Rh negativo (Rh-). Il fattore Rh negativo è recessivo e quindi presente solo in individui omozigoti per quel carattere, quindi solo in individui figli di genitori entrambi Rh negativi o eterozigoti per il fattore Rh.
In aggiunta agli antigeni AB0 e agli antigeni Rhesus, molti altri antigeni sono espressi sulla membrana superficiale dei globuli rossi. Per esempio, un individuo può avere sangue AB RH positivo e allo stesso tempo M e N positivo (sistema MNS), K positivo (sistema Kell), Lea o Leb negativo (sistema Lewis), e così via, essendo positivo o negativo per ogni sistema di gruppi sanguigni. Molti dei sistemi di classificazione dei gruppi sanguigni furono denominati con il nome dei pazienti nei quali i corrispondenti anticorpi furono incontrati per la prima volta.
Attualmente sono conosciuti circa 30 diversi sistemi di classificazione di gruppi sanguigni. Ad eccezione dei pazienti politrasfusi come i portatori di talassemia, le categorie principali, su cui determinare il sistema di compatibilità, prendono in considerazione gli antigeni A e B (la loro presenza o assenza) ed il fattore Rh.

Occorre ricordare che quello che in Europa è riconosciuto come il sistema AB0(zero), negli stati Uniti è il sistema ABO (o), mentre in Russia e nei paesi dell'ex Unione sovietica è esistito per molto tempo un sistema classificatorio in numeri romani, pertanto gli emogruppi erano I, II, III, IV ( da 0 ad AB).

 

Le tipologie di emogruppo e le loro compatibilità

Nel sistema AB0 esistono quattro diversi gruppi sanguigni.
  • Il gruppo 0 non possiede alcun antigene sulla membrana dei globuli rossi; mentre il plasma sanguigno possiede ambedue le agglutinine (Anti-a e Anti-B).
  • Il gruppo A ha sui globuli rossi la presenza dell'antigene A,  mentre nel plasma si riscontra la presenza dell'agglutinina beta (o anti-B) ed è diviso in due sottogruppi: A1, il più numeroso, e A2
  • Il gruppo B invece è caratterizzato dalla presenza dell'antigene B  sui globuli rossi e dalla presenza dell'agglutinina alfa (o anti-A) nel plasma.
  • Il gruppo AB presenta entrambi gli antigeni sui globuli rossi, ma nessuna agglutinina nel plasma.
Ciascuno di questi gruppi si divide poi in base alla presenza del fattore Rh, in Rh + ed in Rh -.




Le agglutinine e gli antigeni del sangue pongono dei limiti alla possibilità di trasfondere sangue tra persone appartenenti a gruppi diversi. In particolare:
  • Gruppo 0 Rh-: Data l'assenza di antigeni sui globuli rossi e l'assenza del fattore Rhesus, questo tipo di sangue può essere donato a quasi tutti i pazienti (non a tutti perché bisogna tener conto di molti altri gruppi sanguigni meno importanti). La presenza di ambedue le agglutinine nel plasma fa sì che gli individui con questo gruppo sanguigno possano ricevere solo globuli rossi di gruppo 0 Rh- .
  • Gruppo 0 Rh+: Il fattore Rhesus positivo limita la donazione di questo tipo di sangue a persone con fattore Rhesus +, indipendentemente dal gruppo sanguigno. Le persone con questo gruppo sanguigno possono ricevere sangue solo di gruppo 0 (Rh+ o Rh-).
  • Gruppo A Rh-: La presenza dell'antigene A rende possibile la donazione di questo sangue a persone di gruppo A o AB. Chi ha questo gruppo sanguigno, data la presenza dell'agglutinina beta nel plasma, può ricevere sangue solo da persone di gruppo A- o 0-
  • Gruppo A Rh+: Può donare sangue a persone A+ od AB+ e riceverne da 0 e A, indipendentemente dal fattore Rhesus.
  • Gruppo B Rh-: La presenza dell'antigene B porta questo sangue ad essere donabile solo a persone di gruppo B ed AB. La presenza dell'agglutinina alfa nel plasma fa sì che individui con questo tipo di sangue possano riceverne solo da persone di gruppo 0- o B-
  • Gruppo B Rh+: Può donare sangue a B+ ed AB+, e riceverne da 0 e B indipendentemente dal fattore Rhesus.
  • Gruppo AB Rh-: Può donare sangue solamente a persone di gruppo AB, data la presenza di ambo gli antigeni sui globuli rossi. L'assenza di agglutinine permette a chi possiede sangue di questo gruppo di riceverne da tutti i gruppi con fattore Rhesus negativo.
  • Gruppo AB Rh+: Può donare sangue solamente ad individui con sangue AB+ ma può riceverne da tutti i gruppi, indipendentemente dal fattore Rhesus.
In base alla presenza degli antigeni suddetti, si parla di donatori universali di sangue (gruppo 0 negativo, i cui globuli rossi mancano di tutti gli antigeni) e donatori universali di plasma (gruppo AB positivo, che manca nel plasma di tutte le agglutinine).





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Gestione del paziente trasfuso


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